La storia del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi
L’idea alla base del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi affonda le radici in un'importante esperienza educativa e partecipativa nata in Italia all'inizio degli anni '90. Il progetto prende ispirazione dal lavoro del pedagogista e ricercatore Francesco Tonucci, ideatore del celebre progetto "La città dei bambini", avviato per la prima volta nel 1991 nella città di Fano.
Tonucci sosteneva che i bambini dovessero essere considerati cittadini a pieno titolo, capaci di portare contributi significativi alla vita della comunità. In quest’ottica, l’istituzione di consigli comunali composti da bambine e bambini rappresentava un modo concreto per dare loro voce nelle decisioni che riguardavano la città, valorizzandone punti di vista, idee e bisogni. Questa iniziativa si inseriva pienamente nel solco tracciato dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989), che sancisce il diritto dei bambini ad essere ascoltati e coinvolti nelle questioni che li riguardano (articolo 12).
Nel corso degli anni, il modello del Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini si è diffuso in molte città italiane ed europee, diventando un importante strumento di partecipazione democratica, educazione alla cittadinanza e sviluppo del senso di responsabilità.
L’esperienza a Cervia
Anche il Comune di Cervia ha aderito a questa visione, avviando ormai da anni percorsi strutturati di partecipazione rivolti alle giovani generazioni. Il Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini di Cervia ha rappresentato nel tempo un’occasione preziosa per stimolare la riflessione su temi come l’ambiente, la qualità degli spazi pubblici, l’inclusione sociale e il benessere scolastico, dando modo ai più piccoli di confrontarsi direttamente con l'Amministrazione e contribuire con proposte concrete alla vita della comunità.
A partire dal 2023, il Comune ha scelto di rinnovare il nome di questo importante strumento di partecipazione, trasformandolo in Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi. La decisione è nata dalla volontà di valorizzare la crescita e il senso di responsabilità dei partecipanti, riconoscendo loro un ruolo sempre più attivo e maturo all’interno della comunità. Un cambiamento che vuole accompagnare il percorso educativo dei giovani cittadini, facendoli sentire parte integrante della vita democratica e sociale del territorio, con un occhio rivolto al futuro e alla costruzione di una città sempre più attenta alle nuove generazioni.
Come ricorda lo stesso Francesco Tonucci: "Una città a misura di bambini è una città che va bene per tutti."
Con questo impegno, il Comune di Cervia continua a investire sulla partecipazione attiva dei più giovani, convinto che ascoltare le ragazze e i ragazzi significhi progettare una città più giusta, inclusiva e attenta ai bisogni di tutti i suoi cittadini.