Descrizione
Tariffa Corrispettiva Puntuale
L’Assessora Federica Bosi “Spiace che Cervia Ti Amo abbia rilasciato dichiarazioni fuorvianti che possono generare confusione.”
La variazione del peso tariffario dei rifiuti dal passaggio da TARI a Tariffa Corrispettiva Puntuale delle utenze domestiche è sicuramente inferiore alle percentuali del 20% o addirittura del 30% apparse sugli organi di informazione.
Per le famiglie risulta un aumento medio del 6,5%, che dipende da fattori quali la superficie dell’immobile, il numero dei componenti del nucleo famigliare e dagli svuotamenti assegnati.
In ogni caso, l’aumento tariffario in regime Tariffa Corrispettiva Puntuale, è ben inferiore all’aumento che si avrebbe avuto nel caso di mantenimento dell’imposta TARI, che sarebbe stato del 9,6%.
Facendo un breve esempio, una famiglia di 4 persone in un’abitazione di 130 mq, che rispetta il numero degli svuotamenti prestabiliti (pari a 39) passa da 371 euro di TARI a 394 euro di TCP, con un aumento del 6,2%.
Relativamente alle utenze non domestiche, la situazione è mediamente migliorativa rispetto alla TARI.
La variazione del carico tariffario dal passaggio a TCP dipende da una molteplicità di fattori: tipologia di attività, superficie dei locali, dotazioni richieste dalle aziende rispetto alle necessità degli svuotamenti assegnati, ecc..
Con le tariffe TCP, risulta che la maggior parte delle utenze non domestiche (parliamo dell’80%), nel rispetto degli svuotamenti, avranno delle riduzioni (in alcuni casi anche consistenti), oppure aumenti inferiori al 10%, che anch’essi corrispondono a riduzioni dal momento che le imprese possono recuperare l’IVA del 10%, cosa che fino all’anno scorso, in regime di TARI, non era possibile. Pertanto, solamente un esiguo numero di utenze non domestiche vedrà un aumento superiore al 10%.
Si sottolinea inoltre, che nelle bollette 2025 della TCP, famiglie e imprese si vedranno addebitate dal gestore l’importo di 6 euro per ogni utenza, a finanziamento del “bonus sociale rifiuti”, attivato dal 2025 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21/01/2025 n. 24. Queste somme sarebbero state applicate anche in regime TARI e non dipendono né dal comune e né dal gestore e devono essere riversate ad una cassa nazionale.
Infine, l’elaborazione del Piano Economico Finanziario è un rigido procedimento sottoposto alla disciplina sia dell’autorità di regolamentazione nazionale ARERA, sia dell’agenzia di regolazione regionale ATERSIR, a cui è demandata, tra le altre, l’approvazione delle tariffe stesse.
Ricordiamo che tutte le informazioni sono sul sito di Hera: https://www.gruppohera.it/assistenza/casa/ambiente/la-raccolta-nel-tuo-comune/tariffa-puntuale?comune=cervia
Dichiarazione dell’Assessore al Bilancio e alle società partecipate Federica Bosi: <<Spiace che “Cervia Ti Amo” abbia rilasciato dichiarazioni fuorvianti e non veritiere che possono generare confusione. Non possiamo paragonare la situazione a quella della precedente Giunta che si è trovata in un contesto di pandemia e di crisi economica, dove allora si giustificava un forte sostegno da parte dell’Amministrazione a famiglie e imprese. Abbiamo fatto più di un incontro con la città insieme ai tecnici HERA, in un contesto chiaro e trasparente, in cui è stata illustrata la situazione delle nuove tariffe a cittadini, associazioni, consigli di zona, cercando anche di trovare specifiche soluzioni per poter migliorare il conferimento dell’indifferenziata da parte dei privati e delle imprese. Riguardo all’evasione TARI, e non solo in questo ambito, stiamo continuando le azioni di recupero. La presa in carico dei problemi riguardanti il Servizio sarà come sempre gestita dall’Amministrazione insieme ad HERA per cercare di agevolare anche in questo momento famiglie e imprese nella gestione dei rifiuti. Inoltre precisiamo che non si tratta di un regime di monopolio perché la concessione del servizio rifiuti è stata assegnata ad HERA spa dal 2020 a seguito di un regolare Bando di gara europeo (uno dei primi in Emilia Romagna) che ha coinvolto il bacino ravennate e cesenate, effettuato da Atersir regionale e supervisionato da Arera>>.
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Ultimo aggiornamento: 4 settembre 2025, 16:39